In Italia, la normativa sul monitoraggio del radon si è evoluta per proteggere la salute pubblica, seguendo le linee guida europee e internazionali.
Di seguito, una panoramica delle normative vigenti:

Normative Principali
  1. Decreto Legislativo 101/2020
    • Descrizione:
      Questo decreto è stato emanato per attuare la Direttiva 2013/59/Euratom, che stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti.
    • Ambito di Applicazione:
      Il decreto disciplina, tra le altre cose, la protezione dal radon in ambienti di lavoro e abitativi.
    • Obblighi:
      • Misurazioni Obbligatorie:
        Obbligo di misurazione del radon in ambienti di lavoro e in particolari categorie di edifici come scuole e asili.
      • Soglie di Riferimento:
        Il livello di riferimento per la concentrazione media annua di radon è fissato a 300 Bq/m³ (becquerel per metro cubo).
      • Interventi di Mitigazione:
        Se i livelli di radon superano la soglia di riferimento, devono essere adottate misure per ridurre l’esposizione.
  2. Linee Guida Regionali
    • Descrizione:
      Molte regioni italiane hanno adottato linee guida specifiche per la gestione e il monitoraggio del radon, in conformità con il decreto legislativo e adattate alle peculiarità territoriali.
    • Esempi:
      • Regione Lombardia:
        Ha pubblicato linee guida dettagliate per il monitoraggio del radon in ambienti scolastici e lavorativi.
      • Regione Lazio:
        Ha promosso campagne di sensibilizzazione e monitoraggio del radon in collaborazione con l’ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale).